Ecco a voi, e solo per voi, la seconda puntata
dell’incredibile saga “The Funny Experience”, ovvero tutto quello che le Funny
Girls provano coraggiosamente sulla propria pelle per tramandare poi la loro sconfinata
conoscenza ai posteri.
La protagonista di oggi è Effe, cioè lei:
la ragazza con la circonferenza fianchi di un
grissino Olivia&Marino.
Effe, non contenta di occupare un così già esiguo spazio nell’immensità
del cosmo, ha deciso di sottoporsi ad un trattamento drenante, il BODY WRAP.
!Disclaimer! Non ci sono massaggi in questo post, né fanghi, tantomeno
canti propiziatori o altari sacrificali su cui si brucia l’adipe in eccesso. In
compenso, ci sono foto oltremodo imbarazzanti di Effe che, tra i tanti vantaggi,
potrebbero addirittura aiutarvi a trovare ispirazione per l’imminente Halloween
se siete a corto di idee.
Iniziamo con il dire che il metodo funziona: Effe è passata
dalla taglia XS ad acquistare da Zara bambino.
Ma in cosa consiste questo Body Wrap? La seduta inizia con
l’addetta al bodywrappaggio che ti misura come un vitellone grasso al macello e
ti fa misteriosi segni in vari punti del corpo con un pennarello rosso (non vi
ricorda Samantha Jones in una certa puntata di Sex and the City? A me sì, di
brutto, ma visto che non ho trovato il video da linkarvi, se non avete visto
tutte le serie almeno sette volte come ho fatto io non capirete mai la sottile
allusione. Peccato per voi).
Dopodiché ti fascia come un cotechino utilizzando pesante
bande elastiche che dal giorno prima sono state lasciate in ammollo in una
miscela di argilla, sali marini, zinco e probabilmente altre cose puzzolenti ma
che fanno un sacco bene. Ne vieni fuori che sei conciata così:
Check the difference!
Se proprio giovedì non sapete che costume sfoggiare, magari
prenotatevi una seduta nel pomeriggio: una
roba così, neanche al Museo Egizio di Torino.
Non paga, la simpatica nonché temo sadica signorina ti fa
infilare in una tutina di plastica (secondo me ti fotografa anche di nascosto e
poi utilizza le foto per ricattarti in tutti gli anni venturi). A questo punto
sei bella e insaccata, e pronta per essere spiaggiata su un lettino e avvolta
con una coperta termica. Ti lasciano a macerare per un’ora.
La vera domanda è: che te ne fai delle riviste se sei
strizzata nelle bende peggio che un baco da seta? Non si capisce.
Comunque se
sopravvivi, e sottolineo se, perché
la prova deve essere certamente impegnativa, alla fine ti sbucciano e
riprendono con le misurazioni nei punti segnati col pennarello. Funziona se hai
perso almeno 15 cm di circonferenza totali. Effe ne ha persi 22. Ventidue. E
con questo mi ha convinta. Cioè, 22 cm son 22 cm, si dovranno pur vedere
no? Li perderò mica tutti sulle tette?!
Tra l’altro. Pare che per un’efficace riuscita si debba fare
un numero di sedute proporzionale all’età, e precisamente una seduta per ogni
decennio che ci portiamo sulle spalle. Prendendo me, per fare un esempio del tutto
casuale, che ho venticinque, vabbè ventotto anni, arrotondando per
eccesso dovrei fare tre sedute e, fermo e considerato che la matematica sarà
pure sconosciuta ma non è tuttavia un’opinione, 22 x 3 = 66. Centimetri.
Scusate ragazzi, ciao. Sto andando a prenotare.
VI AMO !!!!
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