Ieri, non so bene come, non so bene perché, mi sono trovata al concerto della fucking Lady Gaga. Lo so che c'è gente che si strappa i capelli e si ammazza per avere il biglietto un anno prima, ma io giuro, ero lì totalmente sprovveduta, oltretutto di fianco ad un perfetto sconosciuto che mi era stato presentato per telefono da un amico quattro giorni prima.
Intanto me lo potevate dire che era permesso andare vestiti da unicorno, che ne sapevo io, ma vabbè, il succo dell'odierno post è che mi è piaciuto un botto e vorrei perciò lasciarvi qui delle considerazioni sparse, così, a ventaglio.
Premessa. Ho tutta la mia voce. In tutto il concerto avrò cantato quattro secondo netti, per la precisione dicendo:
papapapokerface papapokerface
alealejandro alealeajandro
roma roma ma-ah Gaga ullallalà
papa paparazzi
Stop.
La mia impreparazione però non inficia assolutamente il fatto che:
- Lady Gaga ha una voce bellissima. No, non quando canta, cioè anche. Ma quando parla. E' così dolce! Sono letteralmente innamorata.
- Lady Gaga è la cessa più figa che io abbia mai visto e si veste come Barbie Pornostar, ovvero il sunto dei miei sogni in età infantile e quelli in età adolescenziale. Ergo, voglio essere Lady Gaga. E comunque credo che un vestito come il suo spetterebbe almeno una volta nella vita a tutte noi, con la clausola delle luci stroboscopiche però, se no che ce ne facciamo di tutti quei diamanti.
You are bellissima |
- Per il paio d'ore del concerto ho avuto un delirio di onnipotenza in cui pensavo: se Lady Gaga con quel culo si mette il perizoma di pelle, amiche, il mondo è nostro, possiamo fare quello che vogliamo. Poi per fortuna sono mestamente risalita con le cinquecentordicimila persone sulla metro ad Assago e ho capito che no, non lo possiamo fare. Perché? Perché lei è Lady Gaga signori e io, beh io sono La Gianni.
- Questa è una cosa che mi chiedo sempre ai concerti: perché le peggio fregnacce ai concerti sono così commoventi? Perché se quello che sta sul palco dice "I love to love" oppure "I don't forget who I am, an Italian American girl" io mi struggo e mi spello le mani? Dai, quando si è portata sul palco il ragazzo gay che ha superato le sue crisi esistenziali ascoltandola, io mi sono commossa, e con commossa intendo due, ben due lacrime in uscita dall'occhio destro. E non ero nemmeno coinvolta, e quel Jacob lì aveva proprio la faccia da pirla eppure!
- Ho scoperto che non dice "drin drin drin drin my telephon" ma "ehehehehehe stop telephoning me" ed è stata una vera epifania.
E per il resto... niente. Niente tranne emorragie di colori, un circo di costumi, una vagonata di paillettes, le parrucche del mondo che vorrei, uno show incredibile, e io, che da stamattina sono appiccicata a YouTube a dirlo a tutti, che me and you can write a bad romance (uooo-oh-oh-oh-oh).
I love you, my Lady.
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