Chi sta a Milano lo sa. Chi sta a Milano ma prima stava in
provincia nella villetta bifamiliare dei suoi e poi si è preso in affitto 40 mq
in verticale senza box e senza cantina, lo sa molto ma molto bene.
Il dramma dell’armadio a due ante oggi ha preso il
sopravvento su di me e così, nel bel mezzo del cambio di stagione, ho deciso di
compiere l’atto estremo: buttare quello
che non metto.
Ecco il risultato della triste carneficina.
E’ che io alle cose mi affeziono. Ho bisogno di un supporto
psicologico per buttare queste:
Sei anni insieme. Sei
anni (non fate quelle facce, sì puzzano e allora? Io le amo!).
E loro?
L’acquisto più sentito dell’estate 2013… Comprate alla
bancarella per 5 €, sono stati nella mia borsa tre lunghi mesi (da cui le
profonde incisioni sulle lenti, che hanno portato al gesto estremo), e anche se
sembravano rivestiti da una pellicola di
domopak colorato e non si vedeva niente, sono stati i protagonisti beceri di
ogni mio look nella felice (e trash) estate milanese.
Vogliamo davvero spendere due parole anche per queste?
Direttamente ereditate dai ragazzi della via Pal, guardate
che aria triste hanno ormai le mie scarpine da bambino povero!
Infilare queste cose in un sacco nero e gettarle in pasto al
camion dell’Amsa è stato veramente come aprire una ferita nel mio cuore …
… E qual è l’unico rimedio per un cuore tanto spezzato??? :)
noooo!!!gli occhiali nooo!!!
RispondiEliminaIn certi casi bisogna essere senza pietà! ;)
Eliminasenza pietà sì, ma poi devi comprarne subito un paio di un nuovo trashissimo colore...che ne dici della bandiera americana?? ;)
RispondiEliminaTutta-la-vitaaaaa!!! ;)))
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