giovedì 17 ottobre 2013

COSì MAYA FINì NEL GIRONE DEI GOLOSI


Ora che la conoscete, lo sapete tutti che la Maya è una tipa da trolley-to-go. Datele un weekend lungo (ma neanche tanto) e una connessione a internet e ve la ritrovate, biglietti di Italo alla mano, pronta a trotterellare da una parte all’altra dell’Italia.

Quando poi il destino fa sì che una sorella, in via di trasloco verso Roma, si ritrovi un filino in panne nella scelta delle piastrelle … quale occasione potrebbe esserle più ghiotta per infilare il suo Borsalino, fare le valigie, e levare le tende per una capatina veloce nella capitale?

Certo, due giorni non sono tanti, ma la Maya, vecchia lupa di mare, sa bene come sfruttarli al massimo quando si tratta di coniugare le due grandi Funny passioni: shopping&cibo.

Perciò, dopo una passeggiatina in Piazza di Spagna …

Fate qui conoscenza con la Funny sorella di Maya ... dite ciao a Georgie Stella!

… E una cenetta godereccia a Testaccio …

Folklore!

Ecco le nostre due eroine che approdano all’isola felice del buongustaio:



Voi non mi vedete, ma io sono qui che sto battendo i pugnetti per l’ingiustizia tremenda a cui siamo noi milanesi costretti. Ma com’è che sono mesi su mesi che passiamo davanti all’ex teatro Smeraldo il quale, dall’alto dei suoi cartelloni pubblicitari, ci promette che presto "Eataly sbarca a Milano", e invece ancora gnente, ci dobbiamo accontentare del miserrimo corner della Coin di piazza Cinque Giornate, e intanto a Roma hanno
QUESTO!

... colori meravigliosi...

... quante cose buoneeeee!!!

La Maya si è fatta la piada allo stand dell'Emilia.

Ma le tazzine??? Adorooooo, lo voglio a casa un coso così!!


E’ giusto? Signor Farinetti, lo chiedo a lei, è forse giusto che a Roma si abbuffino di carciofi sott’olio e creme al gianduia fondente e noi, con la bava alla bocca, al massimo possiamo andare al Carrefour a rifarci con lo strudel surgelato delle Terre d’Italia? E’ legale tutto ciò?

Saggiamente la Maya, di ritorno alle gelide lande desolate del Nord, già paventando un futuro in cui campeggiano infinite file di scaffali vuoti e polverosi in attesa di accogliere conserve, ha ben pensato di fare le scorte per l’inverno e quindi, oltre alla fantastica shopper in canvas con scritto Italy is Eataly (che la voglio proprio vedere, scommetto che la userà per portarsi la schiscia in pausa pranzo) si è portata a casa due nuove, piccole, tenere amiche:

La marmellata di zucca, il pesto di capperi.
   
 Ed è così contenta che ci saluta così:







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