giovedì 20 febbraio 2014

HALL OF SHAME: FASHION BLOGGERS, Sì MA NO.

Ad aprire un blog son capaci tutti, e infatti anche noi abbiamo aperto il nostro.
Anche a spararsi i selfie son capaci tutti, e infatti.

Però io pensavo che per fare la fashion blogger non bastasse smanettare su Wordpress, postarsi le pose e crederci un sacco. Che ne so io, direte voi, e infatti. Infatti vorrei ringraziare il pubblico a casa e soprattutto quei 30 personaggi problematici che hanno deciso di seguire The Funny Project (ehi, grandissimi!), che io non lo so che disagi abbiano loro in famiglia e nemmeno ci voglio entrare, fatto sta che sono anche empatica con il resto del mondo che saggiamente non ci caga.

Perché sapete io, io pensavo... Pensavo che per fare la fashion blogger e avere 800k di fan qualcosa in più ci volesse. Chessò, mica pretendo che si sappia distinguere l'organza dalla mussolina, però magari, così, un po' di buon gusto ce lo vogliamo avere? Una seppur vaga percezione del proprio fisico, ce la vogliamo mettere o no? E, la sparo così, esagerando, magari un pizzico di fantasia? Un minimo di creatività, perdio?

Perché io me lo chiedo veramente cosa spinga > mille (mille) anime ad aprire, che ne so, Coopstyle che pubblica delle foto così:


Coopstyle

Dai, ma veramente?! La maglia a rete che neanche Lenny Kravitz con quelle tette? C'è davvero qualcuno che pensa sia una buona idea?
Valentina secondo me ha due problemi: uno, ha il gusto sopraffino di una tamarra delle giostre; due, ha la sciagurata tendenza a buttarsi addosso a casaccio tutti gli ultimi trend di strada (la cuffia di lana con la veletta, per esempio. Cioè adesso. Qualcuno glielo vuole dire che ce l'eravamo già bruciata ad Ottobre?), senza preoccuparsi che il risultato abbia un senso logico. Ultimamente ce l'ha con il berretto hip hop e se lo infila con qualsiasi look le venga in mente, creando disastri tipo questo:

Coopstyle

Valentina, ma come come come nell'universo potrebbe mai essere una mossa intelligente abbinare il traforato con la giacca del college, lo zaino, le pumps classiche e quel cappello? E per tutti gli dei, quegli shatush? Chi è il tuo parrucchiere, Neal il grade artista?!
Intitola il suo post "Urban chaos". Come non essere d'accordo, Vale.

Come qualcuno già sa, io ho un piccolissimo debole per le fashion blogger asiatiche. Le amo. Perché di solito se ne sbattono dei cliché e osano cose che noi umani siamo ancora lì a cercare le navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. Certo che quando osano certe cose...

In Her Stilettos

Diya, hai seriamente messo degli occhiali a forma di cuore sulla tua faccia? Ma per quale stracazzo di motivo, figlia mia! Ti vuoi male, ti vuoi molto molto male! Secondo me la fregatura è che lei è based in New York City. Non è 100% asiatica, e infatti le colleghe ammerigane l'hanno contagiata. Ma malemalemale.
E poi su, qualcuno deve pur farlo: Diya, cuore mio, con le ginocchia che hai, basta con le gonne corte. Non sono una buona idea. Perché non provi un'emozione nuova, un'esperienza sconvolgente, e non ti infili un paio di pantaloni? Li hanno sdoganati negli anni '20!

Stando sempre da quella parte del mappamondo, io mi chiedo, fortissimamente mi chiedo chi mai in coscienza potrebbe ispirarsi al look di una con questo colore di capelli:

The Haute Pursuit
Che voglio dire, la Vanessa a me non dispiacerebbe neanche per niente. Le runners con il manicotto di pelo e il cappotto cammello secondo me sono geniali. Ma il caschetto paglierino non lo posso affrontare. Non ce la faccio ma non ce la faccio proprio!

Passiamo ora a quella categoria di fashion blogger che ti riempiono il cuore di gioia. Quelle che apri i loro post, vedi le loro foto, e ti mettono proprio allegria. Quelle tipo Jacqueline di FashionSnag:

Fashion Snag

Ora, al di là della travolgente originalità di questo look e del fatto che, evidentemente, a Denver quando nevica si va con la magliettina di cotone... Ma che cos'ha sta ragazza che non ride mai? Fa così schifo la vita in Colorado? Vabbè, si potrebbe pensare. Magari è lo scatto che è venuto un po' così. Magari è la giornata che le girava storta. Aveva mangiato del limone. No. No. Lei è così sempre:

Le faranno forse male le scarpe?

Sì, effettivamente questo look fa piangere.

Comunque, tutte queste ragazze sono dilettanti in confronto alle campionesse del cattivo gusto, le regine del fail, le superstar del trash che sono le gemelle Beckerman.
La loro specialità è indossare capi iperfirmati per svariati euro e farli sembrare straccetti di Bershka. Il loro Beckerman Blog è la versione fescion di "Non sapevo di essere incinta": quelle cose che sono talmente trash, talmente brutte, che ti diventa un'attrazione morbosa, e non puoi smettere di guardarle perché vuoi vedere quanto possono essere ancora più trash e brutte man mano che si va avanti.

Per capirci, le due pazze pazze sorelle si sono presentate alla New York Fashion Week conciate così:

Beckerman Blog
A me l'unica cosa che viene da dire è WTF?!? Una mia amica una volta si era comprata un vestito del genere per andare in spiaggia e l'ho derisa. L'altra ha addosso gli stivali Chanel di quest'inverno. Nell'accozzaglia neanche li avevo riconosciuti.
Le gemelle Beckerman tuttavia possono fare di peggio: ho quasi la sensazione che si nascondano dietro al loro status di fashion blogger con il loro "personal style" da sfoggiare per agghindarsi con le peggio cose e prenderci per il culo. Perché io non voglio assolutamente credere che vi piaccia andare in giro combinate così, ragazze:

Beckerman Blog

Ma perché amica mia? Perché? Sembri lo yeti in crisi da guardaroba negli scatoloni durante il trasloco.

Beckerman Blog

Non riesco nemmeno a capire quante cose hanno addosso una sopra l'altra. E non saprei quale aggettivo utilizzare per quel vestito, quella borsa, quel cappello. Ma non ce l'avete una mamma, delle amiche, figlie mie? Qualcuno che vi voglia bene?
Quello che vorrei davvero chiedere alle gemelle è: seriamente vi piacete così? Vi sentite belle? O ci state prendendo per il culo e poi la sera vi fate matte risate leggendo i commenti dei vostri followers che trovano così gorgeous i vostri outfit senza senso?

Beh, la Milano Fashion Week è appena iniziata; se sono fortunata magari le becco che passeggiano per Via della Spiga e glielo chiedo. Ma più probabilmente credo che scapperei via terrorizzata se dovessi incontrare per strada due pagliacce conciate così:

Ciao, Minnie!


2 commenti:

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